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Progetto coordinato da CSV Emilia ODV

Parliamo di DAT: le direttive anticipate di trattamento sanitario

A Marco, amministratore di sostegno, è stato chiesto da Luigi, suo beneficiario malato di cancro, di essere il fiduciario per le sue direttive anticipate di trattamento (DAT): Luigi sta organizzando come gestire la parte finale della sua vita ma, a causa della malattia che ha colpito il sistema nervoso centrale, ha perso molte funzioni e autonomie e sa che la sua situazione è destinata a peggiorare.

Nelle DAT di Luigi ci sono le indicazioni in merito all’accettazione o al rifiuto di determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari. Così Marco si è rivolto a noi per chiederci se, in qualità di amministratore di sostegno di Luigi, può assumere questo importante ruolo.

La nostra risposta è sì. L’amministratore di sostegno può essere nominato fiduciario all’interno delle DAT del suo beneficiario.

COSA SONO LE DAT?

Parliamo di disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite “testamento biologico” o “biotestamento”, regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.

Nella previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, una persona (ammalata o in buono stato di salute), dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, può per legge esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.

CHI PUÒ PREDISPORRE LE PROPRIE DAT?

Tutte le persone maggiorenni e capaci di intendere e di volere. Nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, le DAT possono essere espresse attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare.

SI PUÒ CAMBIARE IDEA?

Le DAT sono revocabili, rinnovabili e modificabili in ogni momento. Nei casi in cui “ragioni di emergenza e urgenza impedissero di procedere alla revoca delle DAT con le forme previste dalla legge, queste possono essere revocate con dichiarazione verbale raccolta o videoregistrata da un medico, con l’assistenza di due testimoni”.

CHI PUÒ FARSI CARICO DELLE DAT?

Come per il caso di Marco, la Legge 219 prevede la possibilità di indicare nella DAT un fiduciario, la cui scelta è rimessa completamente alla volontà del disponente. La Legge si limita a prevedere che il fiduciario sia maggiorenne e capace di intendere e di volere.

Il fiduciario è chiamato a rappresentare l’interessato nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie, le quali sono tenute al rispetto delle DAT: queste possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico stesso in accordo con  il fiduciario, solo qualora:

  • le DAT appaiano palesemente incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente;
  • sussistano terapie non prevedibili all’atto della sottoscrizione, capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita.

Nel caso di conflitto tra il fiduciario e il medico, la decisione è rimessa al giudice tutelare.

Hai ancora dubbi?

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