L’amministrazione di sostegno oltre i pregiudizi: raccontaci la tua esperienza

Spesso, quando si parla di Amministratori di Sostegno, emergono storie negative: casi in cui chi ricopre questo ruolo si è approfittato della fiducia ricevuta. Episodi rari ma reali, che finiscono per alimentare un pregiudizio diffuso: l’Amministratore di Sostegno viene visto come un potenziale truffatore.

Ma la realtà è molto più ampia e variegata. Dietro a ogni esperienza negativa ci sono centinaia di esperienze positive, fatte di persone che ogni giorno si impegnano con serietà e dedizione per tutelare chi non può farlo da solo. Sono genitori, figli, volontari, professionisti che scelgono di assumersi una responsabilità importante: garantire dignità, sicurezza e qualità di vita a persone fragili.

L’Amministratore di Sostegno non è un burocrate, né un approfittatore, ma un ponte di fiducia tra il beneficiario, la famiglia e le istituzioni. È colui che si prende cura delle necessità quotidiane di una persona non autosufficiente, che ne gestisce le risorse con trasparenza, che ascolta e media, sempre sotto la vigilanza del Giudice Tutelare.

Dietro questo ruolo ci sono storie di solidarietà silenziosa, di tempo donato, di competenze messe al servizio degli altri. Raccontarle è fondamentale per restituire verità e speranza: perché la forza di una comunità si misura anche dalla capacità di proteggere i più vulnerabili.

Un gesto di cura può cambiare una vita. E chi lo compie merita fiducia, non sospetto.”

 

E tu? 

Come hai affrontato o stai affrontando l’Amministrazione di Sostegno? Raccontaci la tua esperienza!

Leggere e ascoltare le storie di chi ha avuto esperienza diretta dell’Amministrazione di Sostegno è molto importante per noi: per migliorare i nostri servizi, ma anche per dare voce a chi non ce l’ha.

Qual è la tua storia?

Quali criticità e quali benefici hai vissuto sulla tua pelle?

 Raccontaci la tua esperienza, scrivendo a anna.ganapini@csvemilia.it