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Amministrazione di Sostegno e online banking: quali sono le regole?

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Amministrazione di Sostegno e online banking: quali sono le regole?

Ordinare pagamenti di utenze, gestire e controllare i movimenti bancari e operare con una carta di credito ricaricabile faciliterebbe molto il delicato incarico di un amministratore di sostegno. Si eviterebbe di recarsi presso lo sportello bancario, garantendo la tracciabilità delle operazioni effettuate e un costante monitoraggio delle attività sul conto corrente del beneficiario permettendo di adempiere un ruolo legalmente riconosciuto dal Giudice Tutelare.

Per chi segue una persona amministrata, operare online è di grande aiuto nello svolgimento dei compiti. Spesso però si hanno difficoltà nell’avere riconosciuta questa possibilità.

Quali sono, quindi, le regole che disciplinano questo aspetto dell’amministrazione di sostegno?

Nella maggior parte dei casi, l’ostruzionismo e le difficoltà si presentano da parte degli istituti bancari o da singole filiali, al momento della richiesta di questo servizio. L’impedimento avviene anche in presenza di una ben precisa attribuzione del potere nel Decreto di nomina che il Giudice Tutelare riconosce all’amministratore di sostegno. 

Se la gestione ordinaria del conto viene riconosciuta senza problemi, quella dell’internet banking crea invece problemi. Ciò accade soprattutto quando entrambe permettono a chi segue una persona assistita  di esercitare legalmente il monitoraggio e il controllo dei beni.

La giurisdizione italiana sull’online banking per l’amministratore di sostegno

In tal senso, si trovano in giurisprudenza diverse ordinanze e pronunce che vanno in quest’ordine, compresa quella dell’Arbitro Bancario e finanziario (pr. N.21509 del 2020). Viene riconosciuto il sistema internet banking come una modalità di utilizzo del conto corrente al pari dell’accesso allo sportello automatico o alla cassa della banca, tale da non dover ricorrere a ulteriori autorizzazioni da parte del Giudice.

Precedente a questa pronuncia, nel febbraio 2017, un’ordinanza del Giudice Tutelare di Trieste legittimava l’utilizzo dell’online banking da parte di chi occupa il ruolo di amministratore di sostegno, senza la necessità di una specifica autorizzazione.

Le ragioni legali di tali rifiuti, perciò non conoscono motivazioni fondate, ma evidenziano al contrario le difficoltà di confrontarsi con gli uffici legali delle banche. Per affrontare al meglio questo genere di ostacoli, puoi rivolgerti ai nostri sportelli Non + Soli della provincia di Reggio Emilia.

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