
03 Lug Amministrazione temporanea? Scopri come fare
Non tutti lo sanno: l’Amministrazione di Sostegno può essere una soluzione temporanea.
Quando, ad esempio, una persona è vittima di un incidente, di una malattia invalidante, di una dipendenza, ma si prevede che possa recuperare capacità e autonomie, i familiari possono fare richiesta al Giudice Tutelare di un’Amministrazione di Sostegno temporanea, così da sopperire a esigenze passeggere, come la gestione delle pratiche in banca o in posta.
La durata dell’amministrazione di sostegno è una decisione che viene presa caso per caso dal giudice tutelare, tenendo conto di numerosi fattori. L’obiettivo è sempre quello di trovare la soluzione migliore per garantire il benessere e la sicurezza della persona assistita, nel rispetto della sua dignità e autonomia.
In quali casi ha senso pensare a un’Amministrazione di Sostegno temporanea?
L’ADS temporanea è utile quando la persona ha una ridotta autonomia solo per un periodo limitato, a causa di condizioni fisiche o psichiche transitorie. Ad esempio, nei casi di:
- Incidenti gravi con prognosi di miglioramento
- Recupero post-operatorio complesso
- Trattamenti oncologici debilitanti
- Persone in coma reversibile o stato vegetativo temporaneo
- Anziani con fragilità temporanea dovuta a cadute o ricoveri
- Ictus con riabilitazione in corso
- Gravidanze a rischio con complicazioni psichiche
- Depressione maggiore o disturbi psichiatrici acuti ma reversibili
- Dipendenza da sostanze in fase di disintossicazione
- Gioco d’azzardo patologico in trattamento
- Assenza temporanea di familiari di supporto (es. trasferte, ricoveri)
- Conflitti familiari temporanei che impediscono la gestione del patrimonio
- Gestione temporanea di eredità o beni in attesa di guarigione
Chi può fare richiesta?
- Il beneficiario stesso
- I familiari (coniuge, convivente, parenti fino al 4° grado)
- Il tutore o curatore
- Il Pubblico Ministero
- I servizi sociali o sanitari
Dove si presenta la domanda?
Presso il Giudice Tutelare del Tribunale competente per residenza del beneficiario. I documenti da allegare sono:
- Certificato medico che attesti la condizione temporanea
- Stato di famiglia
- Copia documento d’identità del beneficiario e del richiedente
- Proposta di nominativo per l’amministratore (se disponibile)
- Relazione sociale o sanitaria (se presente)
Come si disattiva o chiude un’ADS temporanea?
Se il decreto del Giudice prevede una durata limitata, l’ADS si chiude automaticamente alla scadenza. In caso contrario, è necessario fare istanza di revoca/chiusura al Giudice Tutelare.
Chi può chiedere la chiusura?
- Il beneficiario
- L’amministratore di sostegno
- I familiari
- Il Pubblico Ministero
I documenti da allegare sono:
- Relazione finale dell’amministratore con rendiconto delle attività svolte
- Certificato medico che attesti il recupero dell’autonomia
- Eventuali ricevute o documentazione contabile
- Istanza motivata di revoca o cessazione
Quanto può durare un’Amministrazione di Sostegno?
I fattori che influenzano la durata dell’amministrazione di sostegno possono essere di diversa natura:
- Le origini e la gravità dell’incapacità
- La possibilità di recupero
- La volontà della persona assistita: se la persona è in grado di esprimere le proprie preferenze, queste verranno tenute in grande considerazione dal giudice.
È importante sottolineare che l’Amministrazione di Sostegno non è mai una misura definitiva. Il giudice tutelare può, in qualsiasi momento, rivedere la misura e modificarla o revocarla, in base all’evolversi delle condizioni della persona assistita.
Perché la flessibilità è importante: la possibilità di stabilire una durata temporanea o permanente, e di modificare la misura in corso d’opera, rende l’Amministrazione di Sostegno uno strumento personalizzato, adatto alle specifiche esigenze del beneficiario, e questo garantisce la massima tutela possibile, senza limitare eccessivamente l’autonomia dell’assistito.