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Come rendere efficace la comunicazione con la persona amministrata?

Come rendere efficace la comunicazione con la persona amministrata?

La relazione tra persona amministratrice e amministrata è fondamentale, ma non immediata. Stabilire da subito un buon dialogo reciproco consente di conoscersi e porre le basi per instaurare un rapporto di fiducia. In uno degli incontri del corso sull’amministrazione di sostegno per cittadini e volontari, la psicologa Nina Rossi ci ha aiutato a riflettere sugli aspetti importanti per una comunicazione attiva e positiva.

Amministrazione di Sostegno, i compiti relazionali

Gestire l’amministratore per conto di un’altra persona è un compito che va oltre il sostenere e rappresentare i soggetti con fragilità che non vengono ritenuti così gravi da esser inseriti negli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione. La relazione con persone che si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere in tutto o in parte al compimento delle funzioni della vita quotidiana richiede un’attività di ascolto, comprensione e interpretazione concreta dei bisogni.

“I presupposti della comunicazione con persone con fragilità nell’ambito dell’amministrazione di sostegno – spiega la psicologa Nina Rossi – sono come in ogni ambito della vita elementi fondamentali. Il significato della comunicazione non sta nelle intenzioni di chi comunica, ma nel responso che se ne ottiene”.

Se un rapporto interpersonale è positivo, già avviato e saldato nel tempo, non ci sono ostacoli nel dialogo o nella risoluzione di malintesi; ma se la relazione è da costruire, tesa o addirittura negativa, i segnali non verbali diventano molto importanti. Mimica, atteggiamento, gestualità e distanza rappresentano un modo di comunicare senza dire nulla e spesso “inghiottono” le informazioni sul piano del contenuto. 

La riflessione della psicologa Nina Rossi ci aiuta a comprenderne la potenza della comunicazione non verbale nel dare significato alle parole:

“prestiamo attenzione a controllare la congruenza tra il contenuto della comunicazione e i segnali non verbali della persona con cui parliamo. La congruenza convince, mentre l’incongruenza rende instabile il rapporto e genera disagio ed incredulità. Provate a dire «sono molto contenta di vederti» con un’espressione sfacciatamente triste: che reazione avrebbe la persona che vi sta di fronte?”

Come fare, quindi, a rendere più efficace la nostra comunicazione con persone con fragilità? 

Innanzitutto individuiamo e utilizziamo un codice comune con attenzione al contesto socio-culturale del nostro beneficiario. Se il rapporto di amministrazione di sostegno si è appena attivato, non dimentichiamo di osservare i feedback e di modificare il messaggio se ci accorgiamo di non essere compresi. Per concludere è fondamentale porsi sempre in ascolto ed essere figure osservatrici.

Le riflessioni della psicologa Nina Rossi ci hanno aiutato a individuare l’aspetto più umano dell’amministrazione di sostegno. Se sei AdS già in carica, potresti avere la necessità di approfondire alcuni di questi aspetti. Così Non+Soli propone 3 nuovi momenti d’incontro e confronto, guidati da esperti in grado di offrire risposte concrete e indicazioni pratiche per ricoprire al meglio il ruolo di Amministratore di Sostegno.  

Scopri come partecipare.