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La storia di Laura e Gianni

La storia di Laura e Gianni

Questa è la nostra volontaria Laura: decisa e combattiva.

La vita le ha imposto prove severe, come accudire a lungo una madre giovane ma affetta da demenza senile, mentre svolgeva un lavoro manageriale nel campo della moda, cresceva un figlio e parallelamente si dedicava al volontariato, prima in pediatria e poi in Croce Rossa.

Laura va in pensione e decide di dedicarsi, come Amministratore di Sostegno volontario, a chi non ha nessuno al proprio fianco, col suo solito entusiasmo. E la vita le presenta Gianni.

Gianni ha 26 anni e un deficit cognitivo: da adolescente è stato separato dalla sorella maggiore e da entrambi i genitori (il padre è alcolizzato, la madre bipolare). La sua famiglia affidataria chiede l’aiuto di un Amministratore di Sostegno ma il primo tentativo fallisce, perché i continui contrasti con Gianni portano chi lo assiste a rinunciare al mandato dopo poco tempo.

Per Gianni inizia un percorso tortuoso con la presenza forse di troppe persone estranee alla famglia che la vita gli impone: genitori affidatari, educatori, assistenti sociali, amministratori di sostegno… un turbinio di presenze che non aiutano l’equilibrio di un ragazzo che sta diventando sempre più grande, ma che non è autonomo e non è capace di affidarsi.

Il primo incontro con Laura è in banca, per il passaggio di consegne dal precedente Amministratore di Sostegno: agli occhi di Laura si presenta un ragazzo che, nonostante l’età, appare ancora come adolescente, introverso, freddo e distaccato, avvolto in nuvole di fumo di sigaretta. Ma, nonostante le difficoltà comunicative, Laura intravede anche una creatura diffidente, arrabbiata con una vita che gli ha imposto traumi ed incertezze.

Neppure l’eredità dei nonni viene vissuta senza problemi: Gianni e la sorella subiscono la falcidia di interessi di parte, pur con il ricorso ai giudici e la presenza di chi avrebbe dovuto tutelare i loro interessi. L’inizio quindi dell’attività di Laura è tutta in salita, ma il suo carattere battagliero la porta a trovare a Gianni un’occupazione, a procurargli una macchina, a seminare nella sua mente il desiderio di responsabilizzarsi e di incamminarsi in un percorso di graduale autonomia.

Dietro l’angolo, però, le prime sconfitte: la perdita del lavoro, un incidente stradale che distrugge l’auto, frequentazioni con persone ludopatiche che minano il percorso, fino a un presunto pericolo di gravidanza indesiderata da parte di frequentazione di Gianni rivelatasi in realtà inesistente.

E allora si ricomincia: nuovo tirocinio, nuova fiducia nel somministrargli con oculatezza i mezzi necessari per sostenersi traendoli dai frutti del proprio lavoro, la prima stanza in affitto per iniziare a staccarsi dalla sua ex famiglia affidataria: piccoli trampolini di lancio per costruirsi un futuro autonomo e responsabile.

Piano piano, il rapporto con Laura si consolida e Gianni inizia a percepire due cose: che di lei si può fidare e che, con lei al suo fianco, ce la può fare.

Il mio obiettivo è tirarlo fuori dalle sabbie mobili e portarlo a camminare da solo, per poi vederlo correre verso il suo futuro” dice Laura, infaticabile guerriera.

Ce la farà?

Lei non ha dubbi, nonostante i suoi cari in famiglia la interroghino ciclicamente con la classica domanda: “Laura… ma chi te lo fa fare?

La risposta è nella determinazione di una donna che accetta anche le sfide più difficili, quando l’obiettivo è la qualità della vita di un essere umano.

Grazie Laura per il tuo coraggio, per la tua voglia di combattere per i più fragili, per coloro a cui la vita ha imposto un percorso pieno di ostacoli, superabili solo con la presenza al proprio fianco di una persona come te.

Se vuoi sostenere l’impegno dei volontari come Laura, dona ora a Non + Soli, come privato o come azienda.